vino aleatico Elba
Aleatico Passito dell'Elba DOCG

Aleatico Passito dell'Elba DOCG

colore: rosso rubino carico, talvolta con riflessi violacei tendenti al granato con l'invecchiamento
odore: intenso, caratteristico
sapore: dolce, di corpo, armonico
titolo alcol tot. minimo: 19% di cui svolto almeno 12%
acidità totale minima: 6 g/l
estratto non riduttore minimo: 35 g/l





gli altri vini del consorzio

Elba Bianco DOC

Elba Ansonica DOC

Elba Vermentino DOC

Elba Trebbiano Toscano o Procanico DOC

Elba Rosato DOC

Elba Rosso

Elba Rosso Riserva

Elba Sangiovese DOC

Ansonica passito dell'Elba DOC

Moscato passito dell'Elba DOC

Bianco Passito dell'Elba DOC


ottenuto da: Uve Aleatico 100%



vigneti:


I vigneti, impiantati successivamente al disciplinare DOCG, dovranno avere una densità di almeno 5000 ceppi per ettaro.
Produzione massima di uva per ettaro 70 q.li.
La produzione per ceppo non dovrà essere superiore a Kg 1.8. Le uve destinate alla vinificazione devono devono assicurare, al momento della raccolta, un titolo alcolometrico volumico totale minimo di 11.5%


vinificazione:


La resa massima delle uve in vino non deve superare il 35% riferito all'uva fresca.
Le uve, dopo un'accurata cernita, devono essere sottoposte ad un periodo minimo di 10 giorni di appassimento all'aria o in locali idonei, sino al raggiungimento di un contenuto zuccherino minimo del 30%.
Dopo le operazionei di appassimento, le uve subiscono un pigiatura a cui segue una fermentazione a contatto con le bucce. Una volta raggiunta la gradazione alcolica desiderata il vino viene separato dalle bucce (vinacce, da cui si ricava una buonissima grappa). A questo punto il vino può subire un affinamento in acciaio, oppure un invecchiamento in botti di legno.

L'immissione al consumo dell'Aleatico dell'Elba Passito DOCG può essere effettuata a partire dal 1° Marzo dell'anno successivo a quello di produzione.


cenni storici:


L'Aleatico è il vitigno autoctono per eccellenza, si estende su circa 40 ettari su 170 coltivati per la produzione di Elba Doc; ha una buccia delicata e sottile e non sopporta una lunga permanenza sulla pianta dopo la maturazione, ha una resa bassissima. Passito naturale non liquoroso, di straordinaria eleganza ed intensità aromatica. La maggior parte dei produttori tende ad immettere sul mercato l'ultima vendemmia, alcuni preferiscono invece un anno di invecchiamento.
La tradizione elbana lo vuole abbinato alla schiaccia briaca, dolce tipico a base di uvetta, pinoli, frutta secca e, appunto, aleatico.
A ulteriore conferma dell'eccellenza del prodotto gli è stata conferita recentemente l'8° DOCG della Toscana. Grande risultato fortemente voluto dai produttori elbani che per questo hanno lavorato con dedizione ed impegno negli ultimi anni.

Abbinamenti gastronomici: crostate di frutta, "schiaccia briaca", preparazioni a base di cioccolata e frutti rossi. Fantastico con le pesche tagliate in estate e abbinamento poco consueto, ma di sicura efficacia è il servizio a fine pasto con formaggi erborinati come il Gorgonzola o il Roquefort.
Perfetto anche come vino da meditazione.