vino aleatico Elba
Produttori
Aleatico
L'Aleatico e l'Isola d'Elba: binomio perfetto. Mare, sole, terra, posizione geografica : queste sono le fondamenta su cui si è costruito un prodotto unico. La storia ci racconta di questo vitigno di provenienza ellenica e che fu introdotto sulla nostra isola dai romani. Illustri personaggi legati all'Elba come Cosimo De' Medici e poi Napoleone Bonaparte ne incentivarono la coltivazione e diffusione, essendone essi stessi grandi estimatori.
Particolarmente Napoleone pare trovasse conforto dall'amarezza della solitudine e dell'esilio proprio in questa bevanda prelibata.
Insomma si parla di duemila anni di storia che profumano di aleatico e si parla degli elbani, gente forte, coriacea proprio come il suo " scoglio " da cui ha saputo stillare un nettare tanto prezioso.

La produzione vinicola è stata una voce importante dell'economia elbana, che proprio di questo ha vissuto fin dalla metà del 1900. All'epoca il profilo dell'isola era disegnato da muri a sasso e da terrazze; così si coltivava non solo l'aleatico ma anche tutte le altre uve: il Sangiovese ( Sangioveto), il Procanico, l'Ansonica; il 35% della superficie elbana era coltivata a vite.
Le zone impervie e scoscese, che si estendevano fino a 300 metri sul livello del mare, ardue da raggiungere, costituivano quella " viticoltura eroica" che per decenni ha caratterizzato il paesaggio elbano. Erano filari forti che crescevano aggrappati a terreni rocciosi, saturi di minerale, spesso raggiungibili solo con asinelli carichi dei pesanti basti.

Poi arrivò la crisi economica degli anni settanta ed anche la produzione vinicola ne risentì, ma l'elbano è tosto e dopo anni di fatica ed investimenti, oggi si è riusciti a risalire la china e ritrovare la qualità e l'eccellenza anche con tecniche avanzate nella vinificazione e con l'ausilio di professionisti del settore: agronomi ed enologi.
Proprio allo scopo di difendere la produzione elbana ed in barba ai vecchi campanilismi, di cui l'isola è sempre vissuta, è stato creato oggi un "Consorzio di Tutela". Sono 30 i produttori che vi hanno aderito, 16 di questi imbottigliano in proprio; l'azienda più piccola si estende su 1,5 ettari, la più grande su 16,5 ettari.
L'Elba possiede attualmente 150 ettari di vigneti iscritti alla DOC e vanta una produzione di circa 400.000 bottiglie.





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